LAZIO
ORTO BOTANICO DI ROMA
Incanto di luci
Fotografie e testo di Cristina Archinto

Fin dagli albori la luce ha sempre affascinato l’uomo perché rappresenta il potere supremo di illuminare l’oscurità. Prima, ovviamente fu il fuoco a rischiarare e a difendere l'uomo, poi Edison portando la luce nelle case con una produzione di massa di lampade e di corrente elettrica, anche se non fu lui l’inventore vero e proprio.
Oggi abbiamo un po’ perso l’abilità di “vedere al buio" e in assenza di luce diurna siamo abituati ad avere tutto illuminato, ma malgrado questo continuiamo ad essere attratti dalla suo potere e le sorgenti luminose riescono ad emozionare come poche cose al mondo.
Attivando particolari abilità cognitive, la luce appassiona, impressiona e in generale crea benessere, legato forse anche a quel recondito ricordo primordiale, e ci porta a un senso armonico con l'ambiente circostante. Inoltre se a una sorgente luminosa magari colorata, si associa anche un flusso sonoro, come un brano musicale, si evince una sensazione quasi tattile finendo per “sentire” la luce.